La certificazione energetica è un attestato previsto dalla normativa UE e reso obbligatorio in Italia dal 2009. Oltre ad essere una fonte di trasparenza per tutti coloro che sono interessati alla compravendita di un immobile, il certificato energetico contiene informazioni importanti circa i fabbisogni energetici dell’edificio (rilevati in condizioni standard) e circa la quantità di emissioni di CO2 liberate nell'ambiente.
Il certificato energetico consente di comprendere come è stato costruito un edificio o un appartamento sotto il profilo dell’isolamento termico e della coibentazione, analizzando l'efficienza degli impianti e del sistema di distribuzione per mettere in evidenza il consumo energetico dell’edificio stesso.
Fino a poco tempo fa il prezzo d’acquisto di un immobile era valutato principalmente in base alla sua ubicazione e alle rifiniture interne ed esterne. Dal 1 Luglio 2009 la certificazione energetica ha aggiunto un nuovo parametro di valutazione per tutte le unità abitative: l’efficienza energetica.
Per gli immobili di nuova costruzione c'è l'obbligo di rientrare almeno all'interno della classe energetica C, ma gli edifici più datati sono spesso soggetti a spifferi e sono riscaldati da impianti obsoleti, molto dispendiosi dal punto di vista dei consumi. È ragionevole per un immobile, classificato in calsse energetica molto bassa, valutare le possibilità offerte dall'adeguamento energetico.
La collocazione in una buona classe energetica contribuisce a rivalutare l’immagine e ad incrementarne il valore di mercato di un immobile. Come tale, a garanzia della sua attendibilità, la certificazione energetica deve essere rilasciata da organismi terzi, di cui dovranno essere garantite la qualificazione e l'indipendenza.